Libri di Émile Durkheim
Lezioni di sociologia. Per una società politica giusta
Émile Durkheim
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 308
In queste lezioni, tenute a Bordeaux negli anni 1898-1900 e poi riviste a varie riprese durante il corso del suo insegnamento a Parigi, Émile Durkheim svela la reale e più profonda ambizione della sociologia: essere una nuova scienza politica, un sapere capace di interrogare criticamente il presente, mettendo in questione i concetti centrali del nostro lessico quotidiano, si tratti dell'"individuo" o della "libertà", dello "Stato" o della "democrazia", della "proprietà" o del "contratto", del "lavoro" o della "solidarietà". Queste lezioni rappresentano dunque un documento essenziale per comprendere come la sociologia, oltrepassando la separazione tra l'ordine descrittivo delle scienze empiriche e l'ordine normativo della filosofia politica, rappresenti un laboratorio concettuale che ci offre degli strumenti per ripensare il modo ordinario di intendere la società e di concepire la politica, rilanciando l'aspirazione verso una società politica giusta.
La sociologia e l'educazione
Émile Durkheim
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 144
L’educazione secondo Durkheim è l’azione esercitata dalle generazioni adulte su quelle non ancora mature per la vita sociale. Ledizioni ripubblica, in traduzione italiana, questo saggio del celebre sociologo, la cui prima edizione risale al 1922. Introduzione Giorgio Manfré.
La Germania al di sopra di tutto
Émile Durkheim, Bruno Karsenti
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2022
pagine: 144
Lo scoppio della prima guerra mondiale e il comportamento della Germania durante il conflitto hanno origine nella "mentalità tedesca" e nel suo carattere nazionale. Pubblicato nel 1915 e qui tradotto per la prima volta in Italia, questo testo di Durkheim rivela le dinamiche sociali di cui la guerra è il risultato. Come un medico con il suo paziente, egli guarda al caso tedesco decretando una diagnosi definitiva: la Germania pratica l’idealismo in modo patologico. Bruno Karsenti mostra come questo scritto condanni il nazionalismo, si inserisca in modo coerente nella sociologia di Durkheim e sia in perfetta sintonia con le riflessioni sui pericoli insiti nelle società moderne.
Appunti su Hobbes. Un corso di Émile Durkheim nei quaderni di Marcel Mauss
Émile Durkheim
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2021
pagine: 112
Questi appunti inediti sollevano domande centrali per la storia delle scienze sociali e costituiscono la testimonianza storica di un corso senza precedenti dell'anno 1895. Le questioni di filosofia morale e politica poste da Hobbes vengono attualizzate da Émile Durkheim e annotate dal nipote Marcel Mauss; riguardano la lacerazione del tessuto sociale, il ruolo dello Stato e della famiglia, la funzione pubblica della religione e un interrogativo centrale: come si fa a vivere insieme? Gli appunti di Mauss ci informano sul modo in cui Durkheim insegnava Filosofia, ma anche sul suo modo di pensare la società e sulle sue principali preoccupazioni nell'ultimo decennio del XIX secolo, compreso il desiderio di dotare la nascente disciplina sociologica di un lignaggio teorico e filosofico riconoscibile.
Il suicidio-L'educazione morale
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 716
Secondo Émile Durkheim il suicidio non è semplicemente un fenomeno individuale ma un problema sociale che riguarda tutti: perché lo si fa? C'è una differenza tra il numero di uomini e di donne che compiono il gesto? Esistono legami con le malattie mentali? E con le religioni e i periodi di crisi politica? Come cambia il numero di suicidi tra le diverse regioni europee? Il suicidio è uno studio che ha precorso i tempi, ancora in grado di restituire tutta la complessità e la multidisciplinarità di un tema che ci riguarda da sempre. Ne L'educazione morale invece il padre della sociologia si domanda se e come sia possibile una scienza morale laica che sostituisca del tutto quella religiosa, fino a individuare nella disciplina il collante della comunità. Durkheim non interpreta però la sua applicazione in modo autoritario, ma ne coglie le potenzialità sottese alla collaborazione spontanea e alla coesione tra gli esseri umani. Scritti rispettivamente nel 1897 e nel 1902-1903, Il suicidio e L'educazione morale sono due testi fondamentali, tra i più rappresentativi della metodologia di ricerca e del pensiero di Durkheim.
Sull'educazione sessuale
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2021
pagine: 96
Nel 1911 il ginecologo e ostetrico Jacques Amédée Doléris si confronta con il sociologo Èmile Durkheim sul tema dell'educazione sessuale in occasione di un convegno indetto dalla Société française de philosophie.
La divisione del lavoro sociale
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 448
Con "La divisione del lavoro sociale" il Saggiatore riporta in libreria la prima opera di Émile Durkheim, padre della sociologia. Al centro di questo grande classico c'è uno dei temi più dibattuti e fertili per gli studi sulla modernità: la relazione tra individui e collettività. La società moderna comporta una differenziazione estrema di funzioni e mestieri: come può mantenere la necessaria coerenza intellettuale e morale? E, in generale, come può un gruppo di individui costituire una società? Le categorie che Durkheim ha forgiato per rispondere a questi interrogativi - dal concetto di coscienza collettiva alle distinzioni tra solidarietà meccanica e solidarietà organica, e tra società segmentarie e società in cui compare la distinzione del lavoro - concorrono a delineare un innovativo punto di vista olistico sui fatti sociali: la sociologia si fonda sulla priorità del tutto sulle parti, e il sistema sociale è irriducibile alla somma dei suoi elementi. È l'individuo a nascere dalla società, non la società dagli individui, poiché l'individuo è espressione della collettività. Per Durkheim, dunque, la divisione del lavoro struttura tutta la società, e non può essere ridotta alla mera organizzazione tecnica o economica delle attività produttive, come sembrano credere gli economisti. La differenziazione sociale, fenomeno caratteristico delle società moderne, è la condizione creatrice della libertà individuale. Ma è ingenuo credere che il progresso economico sia fonte di felicità: anche nei momenti di crescita la divisione del lavoro sociale può manifestarsi in forme patologiche. Insorge allora l'anomia, quello stato di dissonanza tra le aspettative di ciascuno e la realtà vissuta che ben presto si diffuse nelle società industriali: un concetto che - coniato da Durkheim per descrivere le contraddizioni della modernità - resta tra i più utili per indagare anche i malesseri della società del XXI secolo. Introduzione di Alessandro Pizzorno.
Le forme elementari della vita religiosa. Il sistema totemico in Australia
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 544
Se la modernità è stata l'epoca delle grandi narrazioni, "Le forme elementari della vita religiosa" (1912) appartiene indubbiamente a questo tipo di opere. L'oggetto viene studiato - nell'intenzione dell'autore - in modo esaustivo a partire da un'ipotesi: la religione degli aborigeni australiani, stando all'immensa mole di ricerche condotte su di essa tra gli ultimi decenni dell'800 e gli inizi del '900, rappresenterebbe e avrebbe mantenuto nel tempo, per la semplicità dei suoi elementi costitutivi, la forma più antica di esperienza del sacro che l'umanità abbia conosciuto nella sua storia. Il legame dell'uomo con determinate specie animali e vegetali, nonché l'"entusiasmo" che i gruppi raggiungono in particolari situazioni di esaltazione collettiva, costituiscono, secondo Durkheim, il primum religioso dell'umanità su cui egli polarizza quel particolare istituto etnologico indicato come totemismo. Ora, se da un lato nella religione così concepita «c'è qualcosa di eterno», dall'altro le modalità, i meccanismi psichici e le forme religiose di rappresentazione della realtà, contengono in nuce, secondo il sociologo francese, un processo di autocostituzione e autoregolazione delle società umane che sfugge in gran parte agli individui che ne sono gli attori. E dunque il religioso rappresenterebbe il sistema generatore e fors'anche il nucleo costitutivo delle diverse dimensioni con cui si esprimono le culture umane. Da questo punto di vista, quest'opera di Durkheim può essere definita un classico delle scienze delle religioni.
La scienza sociale e l'azione
Émile Durkheim
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 360
Quando Émile Durkheim iniziò a interessarsi allo studio della società, la sociologia non esisteva ancora. Sarebbe esistita dopo di lui, al termine di un viaggio intellettuale durato quasi quarant'anni, dopo che lui stesso riuscì a donarle lo statuto di scienza. Il suo obiettivo era duplice: illuminare con rigore scientifico il funzionamento della società e smuovere le coscienze, spingendo gli individui a unirsi in azioni comuni per cambiamenti necessari. Nasce così "La scienza sociale e l'azione", il racconto dello sforzo teorico di Durkheim, dalla necessità di trovare una sintesi fra impegno individuale e collettivo - fra pensiero e azione -, all'enunciazione della sua idea di storia, in equilibrio tra materialismo e dimensione spirituale; e anche la testimonianza dell'impegno personale e concreto profuso da Durkheim attraverso articoli su giornali e riviste e prese di posizione nette riguardo alle grandi questioni del suo tempo: dal sostegno al capitano nell'affaire Dreyfus all'appello, rimasto allora inascoltato, per conciliare patriottismo e pacifismo che anticipava di pochi anni lo scoppio della Prima guerra mondiale. Teorico acutissimo, insegnante geniale, ma al tempo stesso osservatore appassionato e pubblicista impegnato in prima persona nei rivolgimenti della sua epoca, attraverso "La scienza sociale e l'azione" il padre della sociologia continua a parlarci a più di un secolo dalla sua scomparsa, ricordandoci che in tempi mutevoli e turbolenti, come furono i suoi e come sono i nostri, se capire è necessario, agire è vitale. Introduzione e presentazione di Jean-Claude Filloux.
Le regole del metodo sociologico
Émile Durkheim
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 166
"Le regole del metodo sociologico" è il primo quadro interpretativo della sociologia moderna come scienza delle istituzioni sociali. Contro ogni schematizzazione semplificatoria e ogni ingenua idea di progresso, le pagine del grande sociologo francese rappresentano un invito all'analisi disincantata dei processi reali, dei tipi di organizzazione sociale, degli istituti che regolano la convivenza. Dopo oltre cento anni dalla prima pubblicazione, l'opera di Durkheim costituisce, per la novità dell'approccio e il rigore dell'analisi, un punto di riferimento per la scienza sociale contemporanea. Di qui è obbligata a ripartire ogni analisi che intenda ricercare il nesso che lega le istituzioni e i modi di vita ai processi storico-sociali di lungo periodo. Introduzione di Umberto Cerroni.
La Germania al di sopra di tutto
Émile Durkheim, Bruno Karsenti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2015
La Grande Guerra fu grande in primo luogo per le sofferenze che impose al mondo. Questo truce motivo è attenuato dalla mitologia che spesso si accompagna alla memoria, costruendo singolari amnesie. Nei nomi che leggiamo sulle marmoree tavole dei nostri monumenti celebrativi della Grande Guerra devono essere restaurati gli uomini, i volti di più di seicentomila giovani che persero la vita anzitempo, lasciando scie di dolore in tutte le contrade d'Italia. Furono milioni nel mondo. La prima guerra mondiale fu una tragedia enorme superata solo dalla seconda guerra mondiale e fu un preludio degli eccidi di massa che costellano la modernità, anche quando suppostamente avanzata. Gli intellettuali, che pure avevano creduto nella repubblica europea delle idee, furono costretti a rientrare dentro i confini delle patrie-nazioni e parteciparono intensamente alla lotta. Con orientamenti e argomenti sui quali ancora oggi si discute. Ed è utile discutere. Questo è il caso di Émile Durkheim, autore del volumetto che qui si presenta e che pone sul banco degli imputati la Germania, i cui comportamenti derivano in realtà da una speciale concezione del mondo di lunga maturazione. Il lettore avrà modo di esercitare il suo pensiero critico; non potrà tuttavia non convenire che si tratta di una meditazione importante non solo in relazione alla prima guerra mondiale ma alla seconda. E forse anche ad alcune ambigue ricorrenze odierne.
Sociologia e filosofia
Émile Durkheim
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 136
Questo è uno dei testi in cui lo studioso funzionalista affronta questioni metodologiche cruciali. Scritto nel 1924, il saggio permette di introdursi nel linguaggio della sociologia che riflette sulle proprie parole e sul proprio metodo. Posti al centro con coraggio sono i giudizi di valore e il rapporto tra i fatti e i valori. Nel definire l'oggetto della sociologia, l'autore chiarisce che è opportuno distinguerlo da quello tanto della filosofia sociale, quanto della biologia e della psicologia. Scienza empirica di osservazione della comunità umana, la sociologia può indicare strade da percorrere? Una domanda che ci accompagna nell'iter di questa scienza. Un'analisi dettagliata che rappresenta per le scienze sociali un importante tassello, un'opera in cui l'analisi sociologica dello studioso manifesta una notevole maturità scientifica, quasi a completare quanto già intrapreso ne "Le regole del metodo sociologico".