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Libri di Giovanni Agosti

La Gae. Gae Aulenti (1927-2012)

La Gae. Gae Aulenti (1927-2012)

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 880

La monografia, che nasce dall'esperienza della mostra tenutasi tra il 2024 e il 2025 presso Triennale Milano, è un ritratto inedito e sorprendente di Gae Aulenti (1927-2012). La mostra e il libro sono state realizzati in collaborazione con Archivio Gae Aulenti. La spina dorsale è costituita da una cronologia, che dal 1927 al 2012 segue l'architetto in un intreccio ininterrotto di testimonianze dove la vita personale e quella professionale sono inestricabilmente connesse. Il testo è affiancato, pagina dopo pagina, da un'iconografia totalmente rinnovata, la cui sequenza segue passo passo il filo delle parole, l'entrata in scena dei progetti, il farsi e disfarsi degli spettacoli, l'aprirsi e il chiudersi dei cantieri. Gli accostamenti alla protagonista cambiano nel corso delle pagine: ai primi piani si alternano scene di massa, dove lei è solo un elemento; alle zoomate fanno seguito i voli d'uccello, cosicché la maglia cronologica perde la sua rigidità e lascia il posto ad approfondimenti. Non mancano una cronologia degli scritti dell'architetto e un regesto degli oltre ottocento progetti. Infine, l'indice dei nomi trasforma il libro in un portolano della cultura, non solo architettonica, della fine del Novecento. In questa cavalcata i generi, storiografici e letterari, si mischiano: e la Gae che ne esce è ben diversa da quella che si crede di conoscere, per sentito dire o per luoghi comuni.
105,00

La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico

La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico

Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2017

pagine: 191

Due insegnanti della Statale raccontano il proprio luogo di lavoro. E si spalanca una cavalcata di immagini a colori attraverso oltre cinque secoli di storia milanese. A partire dal 12 aprile 1456 quando il duca Francesco Sforza posa la prima pietra dell'Ospedale Maggiore: una costruzione che poco più di cent'anni dopo Giorgio Vasari definirà: «luogo tanto ben fatto et ordinato che per simile non credo ne sia un altro in tutta Europa». Ospedale sì, ma anche - dagli anni Cinquanta del Novecento - una delle sedi di una delle grandi università italiane. L'osservatorio prende di mira essenzialmente le vicende storico-artistiche, ma questo non esclude incursioni nei campi contigui. Non mancano le scene madri (la fondazione, i bombardamenti della seconda guerra mondiale...) e i protagonisti dell'obbligo (dal Filarete a San Carlo) ma c'è spazio anche per episodi poco noti o trascurati: le immagini di culto dell'Ospedale, le insegne fasciste, il cardinal Montini, gli scontri del '68 e del 77, il mercatino di Largo Richini, Lucio Fontana, Camilla Cederna, Colpire al cuore... Viene alla ribalta una folla di personaggi minori che restituiscono il sapore della storia, in un caleidoscopio di citazioni spesso recuperate per la prima volta. Nelle lunghissime note si nascondono ritrovamenti, precisazioni, identificazioni nel mare magnum del patrimonio ospedaliero e universitario, così da dare vita a un vademecum che finora non esisteva.
18,00

Frangi. Nobu at Elba. Catalogo della mostra (Varese, 15 febbraio-21 marzo 2004)

Frangi. Nobu at Elba. Catalogo della mostra (Varese, 15 febbraio-21 marzo 2004)

Giovanni Agosti, Giovanni Frangi

Libro: Copertina rigida

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2004

pagine: 192

"Nobu at Elba" è un'opera di Giovanni Frangi, costituita da quattro grandissime tele dipinte e da una ventina di sculture in gommapiuma, ospitata dal 15 febbraio al 21 marzo 2004 nella scuderia grande di Villa Menafoglio Litta Panza-FAI a Biumo (Varese). Il catalogo della mostra è composto di due volumi: un diario illustrato del progetto e le riproduzioni dell'opera presentata.
48,00

La raccolta dimezzata. Storia della dispersione della Pinacoteca di Guglielmo Lochis (1789-1859)

La raccolta dimezzata. Storia della dispersione della Pinacoteca di Guglielmo Lochis (1789-1859)

Giovanna Brambilla Ranise, Giovanni Agosti, Nicholas Penny

Libro: Copertina rigida

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2007

pagine: 432

La collezione del conte Guglielmo Lochis, nel 1859 consisteva in 557 dipinti, documentati da un catalogo a stampa del 1858. Il conte voleva che la raccolta restasse indivisa, ma il suo testamento fu invalidato e la collezione venne smembrata. Una consistente parte toccò all'erede mentre un importante nucleo passò alla Città di Bergamo, Accademia Carrara. I disiecta membra della raccolta Lochis sono sparsi in Europa e Oltreoceano: Venezia, Berlino, Amsterdam, Oxford, Londra, Dublino, Strasburgo, ma anche Chantilly, Cambridge in Massachussets, Sarasota, Winnipeg.
60,00

I mesi del Bramantino

I mesi del Bramantino

Jacopo Stoppa, Giovanni Agosti

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2012

pagine: 143

Un libro dedicato allo straordinario ciclo di arazzi del Bramantino conservato al Castello Sforzesco di Milano. I dodici Mesi Trivulzio, che prendono il nome dalla nobile famiglia milanese che li commissionò e ne fu in possesso fino al 1935, sono qui riprodotti in grande formato e con un gran numero di dettagli dai segni zodiacali, alle iscrizioni, dai misteriosi personaggi agli animali e alle piante - frutto di un'apposita campagna fotografica realizzata ad hoc da Mauro Magliani, uno dei migliori fotografi d'arte italiani. Il testo, scritto dai due curatori della mostra "Bramantino a Milano", fa tesoro delle molte novità scientifiche emerse in questa occasione e si pone così come l'opera di riferimento su questi capolavori dell'arazzeria rinascimentale. Un'appendice della restauratrice Annamaria Morassutti fa il punto sulle vicende conservative del ciclo. Il ciclo dei Mesi fu commissionato dal marchese Gian Giacomo Trivulzio in occasione delle nozze del figlio Gian Nicolò con Paola Gonzaga, nel 1501. Fu intessuto da Benedetto da Milano e dai suoi collaboratori su cartoni del Bramantino nel primo decennio del XVI secolo. La lettura del ciclo comincia col Marzo, secondo il calendario in uso all'epoca, che faceva iniziare l'anno nel mese dell'Annunciazione alla Vergine, che è anche il mese in cui inizia la primavera, prima stagione dell'anno, e gli astri entrano nell'Ariete, primo segno dello zodiaco.
35,00

San Maurizio al Monastero Maggiore

San Maurizio al Monastero Maggiore

Giovanni Agosti, Chiara Battezzati, Jacopo Stoppa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2016

pagine: 79

San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano, tra il Castello Sforzesco e Santa Maria delle Grazie. Una chiesa, annessa a un grande monastero benedettino femminile, la cui storia si segue dall'edificazione, a ridosso delle mura dell'imperatore Massimiano e del circo romano, fino alla ricostruzione al principio del XVI secolo e alla soppressione del cenobio nel 1798. Dalle decorazioni del primo Cinquecento, nell'orbita dei maggiori artisti del momento come il Bergognone, Zenale e il Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si devono la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove forse si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga che fa uccidere uno dei suoi amanti e per questo è decapitata sul rivellino del Castello. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spettano la cappella Bergamini (in memoria della moglie del figlio di Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico il Moro, la Dama con l'ermellino immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, affacciato direttamente sul coro monastico e ancora adesso in uso per rassegne e concerti. Ma c'è anche una magnifica tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo.
12,00

Prêt-à-porter di Giovanni Frangi

Prêt-à-porter di Giovanni Frangi

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2017

pagine: 160

Da sempre il lavoro di Giovanni Frangi, un artista milanese, nato nel 1959, si sviluppa a partire dalle cose viste: le persone, i luoghi, la vita. Non va, almeno all’apparenza, al di là di quanto ha sperimentato con i propri occhi. Con il passare del tempo gli esseri umani sono scomparsi dalla pittura di Frangi, che rischia di essere nell’Italia di oggi il maggiore interprete degli spettacoli naturali, restituiti attraverso tutti gli strumenti possibili, senza barriere. Ogni sua mostra, piccola o grande, non è più una generica raccolta di opere ma il frutto di un progetto che nasce dall’auscultazione dei luoghi e degli spazi; spesso il «dottore» che lo accompagna nell’uso di questo stetoscopio o sismografo interiore è Giovanni Agosti, anche lui milanese, classe 1961. Insieme hanno popolato le scuderie di Villa Panza a Varese, con l’evocazione tridimensionale di un fiume di notte, o l’emiciclo di Villa Manin a Passariano, con un arsenale di apparizioni, o il nuovo Orto botanico di Padova, con un match di tele dedicate alla flora terrestre e a quella subacquea. Il secondo piano di Palazzo Fabroni, con le sue finestre affacciate su scorci diversi e opposti della città, è il punto di partenza per una mostra costruita su un sistema binario di rappresentazione. Da un lato infatti l’edificio prospetta, con il suo ingresso principale, su via Sant’Andrea, dove – proprio lì davanti – si staglia la facciata della chiesa romanica omonima, con le sue strisce bicrome; dall’altro lato c’è invece, passato il cortile, via Santa: in quella direzione lo sguardo punta, oltre piazza del Carmine, verso l’ospedale del Ceppo, tanto celebre per il suo fregio policromo in terracotta invetriata. Questa contrapposizione coinvolge due dei più celebri monumenti di Pistoia: i bianchi e i grigi di Sant’Andrea e i gialli, i verdi, i blu e i rossi del Ceppo. Da qui, con una contrapposizione elementare, lo scheletro di Prêt-à-porter, il cui filo conduttore è costituito proprio dal fatto che le sale di Palazzo Fabroni affacciate su via Sant’Andrea ospitano opere in bianco e nero e quelle su via Santa opere di colori diversi. Il repertorio di Frangi è squadernato in questi ambienti, attingendo dal suo magazzino creazioni appartenenti a stagioni diverse della sua ormai lunga carriera: si va da dipinti su tela che risalgono al 1986 fino a realizzazioni ad hoc, che vedono la luce per la prima volta a Pistoia. Non ci si deve affatto aspettare però una retrospettiva quanto piuttosto una riflessione sulle stagioni del proprio lavoro e sulle analogie, ma anche sugli scarti, tra opere eseguite a distanza di tempo.
24,90

San Maurizio al Monastero Maggiore

San Maurizio al Monastero Maggiore

Jacopo Stoppa, Giovanni Agosti, Chiara Battezzati

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2018

pagine: 175

La chiesa di San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano. Un edificio la cui storia si segue dall'edificazione a ridosso delle mura del circo di Massimiano, fino alla sua ricostruzione avvenuta al principio del XVI secolo, con l'alternarsi del lavoro di botteghe più o meno importanti. Dalle decorazioni interne delle maestranze di primo Cinquecento, che lavorano nell'orbita dei maggiori artisti del momento come Zenale e Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si deve la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga, che fece uccidere uno dei suoi amanti e per questo fu decapitata sul rivellino del Castello Sforzesco. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spetta la cappella Bergamina (una lontana parente di Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico il Moro immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, che si affaccia direttamente sul coro monastico, e che ancora adesso è in uso per rassegne e concerti. Non mancano le curiosità, come la tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo affinché le suore di clausura non potessero guardare verso la strada, l'attuale corso Magenta. Ma non manca neppure la prima prova nota a Milano di Simone Peterzano, reduce da un apprendistato veneziano con Tiziano, e che sarà, di lì a poco, il maestro di Caravaggio. Non si possono tralasciare neppure i misteri: dalla decorazione della volta, a lungo ritenuta antica, ma forse di primo Ottocento e dovuta allo scenografo della Scala Alessandro Sanquirico, ai cosiddetti paesaggi laici, che decorano una serie di cappelle nella zona claustrale da sempre creduti interventi cinquecenteschi, mentre invece risalgono ai primi del Novecento, nonostante a lungo abbiano rappresentato agli occhi dei milanesi il simbolo di questo inesplorato ambiente di pittura e musica.
29,00

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: 24 Ore Cultura

anno edizione: 2024

Dalla notte dei tempi, e in tutto il mondo, gli artisti hanno raffigurato i vari aspetti della natura. Nella mostra di Palazzo Reale l'attenzione si concentra su pochissimi casi esemplari, e fortemente spettacolari, disposti lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, con un'attenzione particolare a quanto succede in Lombardia. Il cuore dell'evento è la ricostruzione, dentro la Sala delle Cariatidi, di uno dei più affascinanti complessi figurativi del Seicento nell'Italia Settentrionale, fin qui noto solo agli specialisti: il Ciclo di Orfeo, un complesso di 23 tele, alcune di notevoli dimensioni.
19,90

Varallo ai tempi di Gaudenzio Ferrari. Itinerari

Varallo ai tempi di Gaudenzio Ferrari. Itinerari

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2018

pagine: 159

Realizzato in occasione della mostra su "Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari", che si inaugura a marzo 2018, questo volume, che affianca e completa il catalogo dell’esposizione, è una guida alla scoperta dei siti e delle opere meno noti ma di sicuro interesse di Gaudenzio Ferrari (1480 circa – 1546), il maggiore artista piemontese del Cinquecento. Se l’esposizione e il catalogo affrontano infatti la schedatura delle opere di Gaudenzio presenti nelle tre sedi della mostra – Varallo, Vercelli, Novara – nonché dei cicli affrescati o dei complessi scultorei riferiti all’artista che si trovano nelle tre località, questa guida, agile ma scientificamente fondata, documenta come Gaudenzio abbia di fatto costituito un modello di riferimento per gli allievi, Fermo Stella e Bernardino Lanino, e per la quasi totalità degli artisti valsesiani durante il secolo XVI e ancora agli inizi del successivo. Il segno di Gaudenzio si legge in ampi cicli affrescati come in immagini devozionali all’esterno delle case varallesi. I testi di giovani studiosi dell’Università di Milano, con il coordinamento di Giovanni Agosti, Donata Minonzio e Jacopo Stoppa, propongono diverse novità in forma semplice e accessibile. Inoltre, grazie alla campagna fotografica realizzata ad hoc da Mauro Magliani, professionista di fama internazionale, si intende rinnovare, in maniera coerente e unitaria, l’immagine di Gaudenzio Ferrari. Il volume è dunque uno strumento che accompagna la mostra, ma che avrà anche una vita autonoma negli anni a venire.
19,00

Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Catalogo della mostra (Rancate-Mendrisio, 28 ottobre 2018-17 febbraio 2019). Volume Vol. 2

Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Catalogo della mostra (Rancate-Mendrisio, 28 ottobre 2018-17 febbraio 2019). Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Casagrande

anno edizione: 2018

pagine: 200

In occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio e dell'acquisto effettuato dalla Pinacoteca Züst di una preziosa tavola del 1526 di Francesco De Tatti, dipinta in origine proprio per la Parrocchiale di Santo Stefano a Rancate, questo catalogo e la mostra ad esso collegata (28.10.2018 - 17.2.2019) offrono uno spunto di riflessione sul tema spinoso della dispersione e del difficile ritorno delle opere d'arte che, commissionate per un territorio, spesso si allontanano per scelta dei proprietari o per effetto di vicende esterne.
38,00

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: 24 Ore Cultura

anno edizione: 2019

pagine: 207

Dalla notte dei tempi, e in tutto il mondo, gli artisti hanno raffigurato i vari aspetti della natura. Nella mostra di Palazzo Reale l'attenzione si concentra su pochissimi casi esemplari, e fortemente spettacolari, disposti lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, con un'attenzione particolare a quanto succede in Lombardia. Il cuore dell'evento è la ricostruzione, dentro la sala delle Cariatidi, di uno dei più affascinanti complessi figurativi del Seicento nell'Italia settentrionale, fin qui noto solo agli specialisti: il Ciclo di Orfeo, un complesso di 23 tele, alcune di notevoli dimensioni, ospitato in Palazzo Sormani dal 1907 e più comunemente noto come "Sala del Grechetto".
34,00

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