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Libri di Guido Paduano

Iliade. Testo greco a fronte

Iliade. Testo greco a fronte

Omero

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 1248

«Canta, Musa divina, l'ira di Achille figlio di Peleo, l'ira rovinosa che portò ai Greci infiniti dolori, e mandò sottoterra all'Ade molte anime forti d'eroi, e li lasciò in preda ai cani ed a tutti gli uccelli: cosí si compiva il volere di Zeus - da quando si divisero, in lite l'uno con l'altro, il figlio di Atreo, capo d'eserciti, e il nobile Achille». Gli ultimi cinquantuno giorni della sanguinosa guerra di Troia nel poema epico piú antico e famoso della civiltà occidentale, ancora oggi ineguagliato nel mettere in scena l'ineluttabile ambiguità della natura umana, eroica e allo stesso tempo fragile. L'“Iliade” viene qui presentata nella traduzione di Guido Paduano, fedele allo stile omerico e dal ritmo incalzante, che permette al lettore di cogliere il senso unitario e la forza di un'opera immortale. Traduzione e saggio critico di Guido Paduano. Introduzione e note di Francesco Morosi.
21,00

Lisistrata. Testo greco a fronte

Lisistrata. Testo greco a fronte

Aristofane

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1981

pagine: 192

10,00

Le argonautiche. Testo greco a fronte

Le argonautiche. Testo greco a fronte

Rodio Apollonio

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1986

pagine: 736

14,00

Storia d'amore e musica

Storia d'amore e musica

Guido Paduano

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 180

Ailati è un Paese molto simile al nostro, dove la politica è sommersa dagli scandali e pare impossibile attuare vere riforme. Tutto sembra cambiare quando, a sorpresa, viene formato un governo di soli musicisti, per reggere la società secondo l’ordine supremo della musica. In questa utopia, la vecchia Accademia dei Maestri Cantori assume risonanza nazionale quando, nel consueto concorso che premia la migliore canzone dell’anno, al vincitore della gara viene promessa in sposa Eva, la figlia unica di un ricchissimo maestro cantore. Tra i pretendenti, il favorito è il Merker, rancoroso e subdolo ma sapiente musicista. Il prediletto di Eva è però Walter, un giovane del tutto digiuno di cultura musicale, che conta di vincere affidandosi solo all’amore. Infine c’è il Maestro, decano dell’Accademia, che farà di tutto per favorire Walter, ma al contempo matura con Eva un’ambigua familiarità, e poi un’autentica passione, che gli farà perdere la fede in ciò in cui più crede: la musica. Romanzo introspettivo, grande costruzione fantastica, Storia d’amore e musica s’interroga sulla possibilità di cambiare come società e come individui; sul ruolo della cultura nella vita e della vita nella cultura; sul prezzo delle passioni, e su quanti compromessi si possono accettare tenendo saldi i confini della propria identità.
22,00

Teatro. Personaggio e condizione umana

Teatro. Personaggio e condizione umana

Guido Paduano

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2020

pagine: 212

Da venticinque secoli il teatro mette in scena personaggi che si offrono a un'identificazione emotiva tutta particolare, perché esaltata nello spettatore dalla condivisione della stessa esperienza, dei suoi tempi e dei suoi ritmi, e più ancora dal valore di verità a cui essa ambisce, chiamandoci a penetrare nel vivo delle più profonde istanze umane. La domanda sul senso del teatro discende direttamente da quella sul senso della vita: se esista e come si configuri un'identità consistente e unitaria dell'uomo, e quindi una sua libertà, spinta a confrontarsi col concetto insieme angoscioso e consolatorio di fatalità; come si articoli l'eterna dialettica di desideri e remore, che chiama in causa la difficile interiorizzazione del giudizio morale. Questi problemi vengono ripercorsi nel libro attraverso il contatto diretto e appassionato con molti capolavori, che per lo più si addensano in momenti strategici della storia culturale: l'Atene del V secolo a.C., Seneca come ineludibile crocevia della modernità, la gigantesca creatività di Shakespeare, il classicismo francese, il fervore progressista dell'Ottocento, la crisi e la rivolta anti-aristotelica del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle.
19,00

Giacomo Puccini. Tra fin de siècle e modernità

Giacomo Puccini. Tra fin de siècle e modernità

Michele Girardi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 784

Questo libro è il coronamento di oltre quarant’anni di ricerca sulla musica e la figura di Giacomo Puccini. Michele Girardi ci accompagna in un lungo viaggio attraverso l’opera e la vita di uno dei più grandi compositori di teatro di sempre, illuminando tutti gli aspetti di una personalità complessa con un obiettivo dichiarato: comprendere quell’equilibrio davvero unico per cui un perdurante successo popolare è potuto nascere da un’arte raffinatissima. La narrazione della carriera musicale di Puccini si muove lungo il racconto della sua vita: dalla discendenza da una dinastia di musicisti alle prime composizioni dell’adolescenza e all’approdo al Conservatorio di Milano; dalle frequentazioni scapigliate all’infatuazione wagneriana; dalla rivelazione di Manon Lescaut, con il consolidarsi del fortunato legame con Casa Ricordi, fino al successo planetario di Tosca e alla grandiosa e incompiuta Turandot. Con rigore e trasporto, anno dopo anno, Girardi s’inoltra nelle partiture, nei manoscritti, nei carteggi del compositore per sviscerare ogni aspetto della sua arte, e insieme comprendere al meglio la vicenda di un personaggio «intenso, commovente, comunicativo ma pure colto, curioso, sofisticato e intellettualmente dotatissimo». Giacomo Puccini si offre così a una doppia lettura: l’appassionato potrà riconoscere i luoghi dell’opera che ama, mentre lo studioso e il musicista avranno a disposizione dettagli che permetteranno di compiere un’esplorazione in profondità. Michele Girardi ci restituisce fedelmente l’immagine di un musicista e drammaturgo che ha saputo traghettare il teatro d’opera italiano nella modernità, e lo colloca là dove deve stare, «primus inter pares (insieme a Janáček, Ravel, Strauss, e Berg), fra i moderni che popolano il teatro musicale europeo fin de siècle». Prefazione di Guido Paduano.
36,00

Professori di desiderio. Seduzione e rovina nel romanzo del Novecento

Professori di desiderio. Seduzione e rovina nel romanzo del Novecento

Valentina Sturli

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 168

Il volume indaga in chiave comparatistica il tema letterario novecentesco dell'intellettuale che si degrada per amore e che si perde (o si ritrova) sulle tracce di un oggetto del desiderio misterioso, enigmatico, attraente e sfuggente. Da Senilità di Italo Svevo a L'immoralista di André Gide, dalla Morte a Venezia di Thomas Mann a Lolita di Vladimir Nabokov, passando per il fondamentale modello del Professor Unrat di Heinrich Mann fino a Dino Buzzati, Alberto Moravia e Goffredo Parise, e all'estremo contemporaneo con J. M. Coetzee, Philip Roth e Walter Siti, il libro ricostruisce la genealogia di un tema che, pur avendo precursori illustri, solo nel secolo scorso acquista ampiezza considerevole e da comico, come nel caso del personaggio del senex amans e del vieux barbon dei secoli precedenti, si fa serio. Il sapiente moderno, che dovrebbe essere in grado di governare una realtà complessa e cangiante – di cui l'amato o l'amata sono figura – si scopre invece preda dei propri impulsi, smarrito e instabile nel suo controllo sul mondo, e sulle tracce del desiderio intraprende un percorso tanto pericoloso quanto affascinante e inaspettato, alla scoperta di tutto ciò che fin lì aveva represso e negato.
18,00

Il visconte di Bragelonne

Il visconte di Bragelonne

Alexandre Dumas

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 1856

Dopo "I tre moschettieri" e "Vent’anni dopo", Dumas pubblica a puntate su un quotidiano – come d’abitudine del “padre del feuilleton” –, l’ultimo capitolo della sua saga più famosa: il risultato è un appassionante romanzo che ha al centro il crepuscolo degli eroi di un tempo. Nella Francia del giovane Re Sole attraversata da trame di potere, denaro e amore, ritroviamo Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan e il misterioso uomo con la maschera di ferro – ispirazione per indimenticabili film e musical – e assistiamo alla restaurazione di Carlo II sul trono d’Inghilterra. Incontriamo anche Raul de Bragelonne, figlio di Athos ma erede dello spirito cavalleresco di tutti loro, appassionato protagonista di una tormentata storia d’amore. Restituito ai lettori in una nuova e autorevole traduzione di Guido Paduano, lo spirito degli eroi di Dumas, vecchi e incanutiti ma mai domi, parla ancora ai nostri giorni. Perché, come disse di lui George Sand, “Dumas era il genio della vita. Non ha sentito la morte”.
20,00

Rimedi contro l'amore

Rimedi contro l'amore

P. Nasone Ovidio

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 520

Amore legge il titolo del nuovo libro di Ovidio, "Rimedi contro l'amore", e subito protesta: «Vedo che mi si muove guerra», dice. Ma l'autore replica con fermezza: no, non puoi accusare me, che sono il tuo poeta, che «tante volte ho portato le insegne sotto il tuo comando». Io, sostiene con lampeggiante allusione all'Iliade , non sono Diomede, «da cui fu ferita tua madre», Venere: «io ho amato sempre, / e se mi chiedi cosa faccio, anche ora amo». Si aprono così i Rimedi contro l'amore di uno che è il poeta dell'Arte di amare e degli Amori, e che l'amore ha cantato in tutti i modi, dall'epico all'elegiaco, dal tragico all'estatico. Anche quando dà consigli contro l'amore, Ovidio dice di Amore: come un Cherubino mozartiano avanti lettera, parla d'amor vegliando, parla d'amor sognando, parla all'acqua, all'ombra, ai monti, e se non ha chi l'oda, parla d'amor con sé. Ovidio aveva insegnato «con quale arte ci si può procurare / l'amore»: «la nuova Musa», proclama, «non disfa l'opera antica». «Imparate a guarire da chi vi ha insegnato ad amare», scrive: «una sola mano vi darà la ferita e il rimedio.» I Rimedi ribaltano infatti in più occasioni i consigli offerti dall'Arte di amare , mentre Ovidio si presenta come l'erede romano di scrittori ellenistici di poemi curativi quali Nicandro; ma è anche nella scia di Lucrezio, che nel libro IV del de rerum natura spiega come evitare i lacci d'amore, e di Cicerone, «che nel quarto libro delle Tusculanae tratta il desiderio come una malattia dell'anima». In realtà, non c'è verso, tra gli ottocento in cui si dipana il poemetto, che non possegga, oltre alla dimensione erotica, un accenno retorico o letterario – all'interno di una rete puramente ovidiana costituita dai Medicamina, dalle Metamorfosi e dalle Eroidi, ma anche verso l'esterno, per esempio con allusioni alle Elegie di Properzio. Il libello, spesso trascurato o sminuito dalla critica, si rivela invece capitale, e l'introduzione e il commento di Victoria Rimell, nonché la bella traduzione di Guido Paduano, gli rendono finalmente giustizia. Perché i Rimedi «costituiscono uno snodo fondamentale nello sviluppo dell'idea ovidiana che la poesia ha la capacità di influenzare e cambiare il mondo, simbolicamente e letteralmente».
50,00

Maia. Rivista di letterature classiche. Volume Vol. 1

Maia. Rivista di letterature classiche. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2022

pagine: 224

Contributi di: Francesco Morosi, Ilja Leonard Pfeijffer, Lee Fratantuono, Paolo Dainotti, Fabio Stok, Massimo Gioseffi, Andrea Lattocco, Lorenzo Salerno, Maria Jennifer Falcone, Antony Augoustakis, Leonardo Galli, Marta Rustioni, Mario Lentano, Francesco Lubian, Elena Visentini, Arturo De Vivo, Francesco Pelliccio, Gilda Sansone.
25,00

Il capitano Paul

Il capitano Paul

Alexandre Dumas

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 288

Francia, 1779. Un giovane aristocratico, Emmanuel d’Auray, consegna il prigioniero di Stato Lusignan al capitano John Paul Jones, corsaro per Luigi XVI al comando di una fregata nella rada bretone di Port Louis. Il detenuto è diretto alla Caienna, ma dopo aver mostrato il suo valore nell’abbordaggio di un battello inglese, Jones, incuriosito, si fa raccontare la sua storia. Scopre così che il giovane è innamorato, ricambiato, della marchesina Marguerite d’Auray, ma il fratello di lei Emmanuel, ostile all’unione, ha ordito una trama per condannarlo. Colpito dal racconto del prigioniero, il capitano diventa così l’artefice della fortuna della coppia, mettendo in moto un’avventura ricca di colpi di scena e rivelazioni di parentele insospettabili, sullo sfondo della rivoluzione americana contro gli inglesi, a cui John Paul è votato anima e corpo. Tra i primi romanzi di Dumas, "Il capitano Paul" è un classico del mare da riscoprire, che anticipa i temi cari all’autore, che troveranno la loro massima espressione nel suo capolavoro, Il conte di Montecristo.
13,00

Le metamorfosi. Testo latino a fronte

Le metamorfosi. Testo latino a fronte

P. Nasone Ovidio

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 1472

"Nell’incipit delle Metamorfosi Ovidio dichiara con lucida concisione l’argomento del poema: «L’animo mi spinge a cantare le forme mutate in nuovi corpi...» Subito dopo, nel corso dello stesso v. 2, si saggia lo spettro semantico di mutare. Invocando l’ispirazione divina sui suoi progetti (coeptis) il poeta insinua, con un rapido slittamento metalinguistico («avete mutato anche quelli»), che di origine divina sia anche il mutamento della propria attività e della propria carriera poetica. Sarà bene ricordarsi di questo lampo polisemico, quando nel libro XV si approssima il termine del carmen perpetuum, che dai primordi del caos giunge fino all’impero di Augusto, e proprio la categoria del mutamento è collocata al centro del discorso di Pitagora, che ne fa il puntello di due forti posizioni ideologiche, tra loro collegate: la metempsicosi, o rinascita dell’anima dopo la morte novis domibus (XV, 159), cioè in un nuovo corpo, proprio come recitava l’incipit, e il vegetarianismo, misura prudenziale contro il rischio che il nuovo corpo sia quello di un animale. Ma nel potente respiro di un linguaggio indebitato con Lucrezio, ancorché divergente per molti contenuti, il principio che omnia mutantur (XV, 165) si allarga alla struttura globale dell’universo: nel tempo, inarrestabile come un fiume, cuncta novantur (XV, 185), a cominciare dall’alternanza tra notte e giorno e tra sole e luna e dalla successione delle stagioni, per poi proseguire con le epoche della vita umana, nel suo processo di sviluppo e successivo declino. (...) Non sembra ragionevole dubitare che il discorso di Pitagora costituisca nel suo insieme l’attribuzione di un senso unitario all’insieme delle metamorfosi della persona in animale, vegetale o minerale, che sono oggetto del discorso poetico, inquadrandole nel genere prossimo del mutamento; quello che manca è invece il riferimento alla differenza specifica, consistente nel fatto che, mentre il sistema descritto da Pitagora è governato da un ritmo fisiologico (o a questo assimilabile), che consente di trarre conseguenze certe da premesse dotate di valore complessivo, la trasformazione che i personaggi di Ovidio subiscono rappresenta una rottura, un evento inatteso e saliente rispetto a vicende di vita ordinaria, che viene spesso veicolato dal ricorrere della parola mirum, «che suscita meraviglia». Ciò potrebbe far pensare al profilo del poema come un insieme di situazioni polarizzate fra un linguaggio neutro, connettivo, interlocutorio o al massimo preparatorio, e un’esplosione di senso, o forse di nonsenso, un profilo piatto intercalato da punte che si ripresentano a intervalli non regolari. Quello che abbiamo di fronte nell’affascinante lettura è qualcosa di molto diverso, che fa onore alla definizione di carmen perpetuum: un’unità insieme fusa e fluida che fa appena avvertire le giunture episodiche, che scavalca con macro-enjambement la stessa partizione in libri, che esplora il gusto inesauribile del narrare in tutte le sue pieghe, comprese quelle ritagliate nelle scatole cinesi del racconto nel racconto. Credo che questo risultato discenda soprattutto dalla riduzione, o traduzione, della metamorfosi da alterità assoluta a un rapporto di mutua comprensibilità e comunicazione col quotidiano." (dall’Introduzione di Guido Paduano).
120,00

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