Libri di Paolo Giovio
Paolo Giovio umanista. La mappa del lago di Como. Il lago di Como nel primo atlante della storia
Paolo Giovio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: New Press
anno edizione: 2023
pagine: 64
Il lago di Como, nonostante la sua limitata dimensione (146 km2), è presente con grande evidenza ed eccezionale dovizia di dettagli nel primo atlante della storia dell’umanità, il Theatrum Orbis Terrarum del cartografo fiammingo Abraham Oertel (italianizzato Abramo Ortelio), che fu pubblicato in ben venticinque edizioni tra il 1570 e il 1598. La carta del Lario occupa l’intera metà superiore di una doppia pagina e al di sotto si trovano, relegate in uno spazio più piccolo nonostante la maggiore estensione e importanza storica, quelle di Roma e dei suoi dintorni. Il merito è di un’opera certosina di descrizione e illustrazione del lago di Como realizzata nella prima metà del XVI secolo dall’umanista lariano Paolo Giovio, vescovo di Nocera, medico di papa Clemente VII, autore delle Historiae e degli Elogi degli uomini illustri, nonché fondatore del primo museo moderno la cui collezione di ritratti è oggi visibile in copia alla Gallerie degli Uffizi in Firenze.
La descrizione del Lario
Paolo Giovio
Libro
editore: Polyhistor
anno edizione: 2020
pagine: 128
Paolo Giovio (Como 1483-Firenze 1552), medico e umanista, educato tra Padova e Pavia alla scuola dei più brillanti pensatori aristotelici del primo Cinquecento, riconosciuto come storico princeps dell'età sua (Historiae, Vitae, Elogia), nell'ultimo scorcio del 1537 scrisse il Larius, come viene abitualmente designato il trattato postumo De chorographia Larii lacus. Accedeva in questo modo alla richiesta dell'amico Francesco Sfondrati, senatore di Milano, in quell'anno investito dall'Imperatore Carlo V dei diritti feudali sulla costa orientale del Lario (Mandello, Varenna, Bellano, Corenno e Monte Introzzo). Fondato sul periplo lacustre compiuto dall'autore, il Larius è una descrizione scritta in un latino magnetico, che si avvale di una scrupolosa annotazione e di una accurata misurazione, e vi riveste un ruolo centrale la silente testimonianza delle rovine: come se la nobiltà del feudo concesso allo Sfondrati non potesse essere meglio illuminata che mostrando la densità della storia passata e la lunga durata dell'insediamento umano su di esso. Edita nel 2007 presso le Edizioni del Polifilo, questa Descrizione curata da Franco Minonzio conosce oggi una seconda edizione accresciuta.
Vita di Adriano VI. Testo latino a fronte
Paolo Giovio
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2015
pagine: 190
Opera commissionata dal cardinale Wilhelm van Enckenvoirt, la "Vita di Adriano VI" è la biografia a tutto tondo dell'ultimo papa straniero prima dell'età contemporanea. Scritta prima del 1540, l'opera di Paolo Giovio insiste su una cifra ironica, capace tuttavia di fotografare il dato e di metterlo a disposizione del lettore. Un papa poco amato, triste e solitario, rigoroso nell'essenzialità devozionale e così lontano dalla curia romana da apparire estraneo a qualsiasi pratica istituzionale. Un teologo costretto a mettersi in gioco nel governo, prima in Spagna e poi a Roma, ma che si definisce prima di tutto nella ritrosia e nel costante desiderio di abbandonarsi solo agli studi. E proprio l'incapacità di amministrazione divenne proverbiale tanto che le richieste venivano liquidate con un freddo "videbimus et cogitabimus", che però si traduceva in un nulla di fatto. L'austerità del papa aveva in effetti il duplice risvolto di un rigore spirituale verso le cose della chiesa che corrispondeva però ad una mancanza di liberalità a volte vicina alle ottuse chiusure di un vivere troppo sobrio.
I dodici visconti
Paolo Giovio
Libro
editore: Meravigli
anno edizione: 2014
pagine: 176
Pubblicato per la prima volta nel 1853, questo testo di Paolo Giovio (Como 1483 - Firenze 1552) narra la vita e le gesta dei dodici Visconti, da Ottone, colui che "ristaurò la quasi decaduta grandezza del suo nobile lignaggio", a Filippo Maria, terzo duca di Milano, giustiziato in piazza Mercanti nel 1421. L'autore ci fa (ri)scoprire la grandezza e le ambizioni della signoria che segnò la storia lombarda dal XIII al XV secolo. Sotto i Visconti, infatti, Milano conobbe un'epoca di splendore, della quale rimangono importanti e suggestive testimonianze - basti pensare al Castello Sforzesco, in gran parte riedificato sulle rovine della rocca viscontea, voluta nel 1368 da Galeazzo II Visconti. Nella presente edizione il testo è arricchito da foto e stampe riguardanti non solo la stirpe dei Visconti, ma anche la città di Milano in generale, della quale se ne mostrano le caratteristiche prima della lenta e definitiva trasformazione subita da cent'anni a questa parte.
Attendolo Sforza. 1369-1424 da Spoleto all'Aquila, da Napoli a Benevento, vita del condottiero di ventura di Cotignola che diede origine alla casa dei Duchi di Mila
Arturo Bascetta, Paolo Giovio, Lodovico Domenichi
Libro: Copertina morbida
editore: ABE
anno edizione: 2013
pagine: 96
Attendolo Sforza, anzi, Giacomuccio alias Muzio detto Sforza, della famiglia degli Attendoli, era rimasto per molti anni a fare il caporale a Cotignola e in altri paesi dell'Emilia. Il suo nuovo lavoro, abbandonata la zappa, divenne quello di saccheggiare ed occupare Terre, essendo spesso al soldo di piccole città per sfamare la nutrita figliolanza e la folta parentela al seguito, tutti provenienti dalla natìa Cotignola. L'ascesa del 'caporale' Sforza cominciò dopo l'occupazione di Roma da parte di Re Ladislao nel 1408 e proseguì con quella di Perugia e L'Aquila, città dove fu ripristinato un Viceré degli Abruzzi soggetto a Napoli. Il sovrano, nominatosi Re d'Italia, forte dell'amicizia con Giacomuzio, portò a termine le scorrerie nell'Umbria prima di morire e lasciare il trono alla Regina Giovanna II che elevò lo Sforza al grado di Gran Contestabile del Regno Partenopeo. Nonostante ciò Attendolo passò al servizio del Papa come Gonfaloniere della Chiesa, fino alla morte nel fiume di Pescara.
La descrizione del Lario
Paolo Giovio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Polifilo
anno edizione: 2007
pagine: 120
Paolo Giovio (Como 1483-Firenze 1552), medico e umanista, educato tra Padova e Pavia alla scuola dei più brillanti pensatori aristotelici del primo Cinquecento, scrisse il Larius, come viene abitualmente designato il De chorographia Larii lacus, nell'ultimo scorcio del 1537. Accedeva così alla richiesta dell'amico Francesco Sfondrati, senatore di Milano, in quell'anno investito dall'imperatore Carlo V dei diritti feudali sulla costa orientale del Lario (Mandello, Varenna, Bellano, Corenno e Monte Introzzo). Fondato sul periplo lacustre compiuto dall'autore, il Larius è una descrizione che si avvale di una scrupolosa annotazione e di una accurata misurazione, e vi riveste un ruolo centrale la silente testimonianza delle rovine: come se la nobiltà del feudo toccato allo Sfondrati non potesse essere meglio illuminata che mostrando la densità della storia passata e la lunga durata dell'insediamento umano su di esso. La nuova traduzione è accompagnata dal testo latino e dalle carte del lago del manoscritto braidense e dell'editio princeps.
Commentario de le cose de' Turchi
Paolo Giovio
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2006
pagine: 191
Stampato a Roma per Antonio Baldo nel 1532, il Commentario de le cose de' Turchi ha un insolito destino: non è il testo di un viaggiatore, eppure la sua fama è quella di un vero e proprio best seller. È l'opera di chi sa costruire sapientemente un percorso conoscitivo nell'incontro tra oralità e scrittura, resoconti di viaggio e cultura umanistica, attraverso informazioni che derivano da interviste dirette in un vero e proprio reportage moderno. Così l'Altro appare come un nemico lucidamente inteso, lontano dai fantasmi dell'immaginazione popolare, restituito alla dimensione dell'ottimo guerriero, del feroce sultano o del protagonista colto.
Dialogo sugli uomini e le donne illustri del nostro tempo
Paolo Giovio
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2011
Elogi degli uomini illustri
Paolo Giovio
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 1030
Paolo Giovio è stato uno degli intellettuali più influenti e ammirati della prima metà del Cinquecento. Strettamente legato al cardinale Giulio de' Medici, dal 1523 papa Clemente VII, e poi al cardinale Alessandro Farnese, visse la politica e il potere ai più alti livelli (ma anche la crisi del Sacco di Roma e del dopo Sacco). La sua fama è legata soprattutto all'attività di storico, che sfociò nei due volumi di Historiae a cui lavorò per gran parte della sua vita. Ma è anche legata alla sua leggendaria villa sul lago di Como, dove aveva allestito un museo privato con dipinti di grandissimi artisti e dove ospitava i personaggi più importanti dell'epoca. Proprio collegati alla sua famosa galleria di ritratti nascono gli Elogia, complemento letterario della sua idea tutta umanistica di rappresentare in un pantheon complessivo i grandi uomini della storia e della letteratura. Sono 146 ritratti di letterati e 134 di uomini d'arme, da Dante al Boccaccio, dal Saladino a Carlo d'Angiò, dal Poliziano all'Ariosto, da Galeazzo Sforza a Cesare Borgia: il più completo who's who del mondo medievale e rinascimentale, fondamentale per capire quali fossero i riferimenti storico-culturali all'epoca di Giovio, quali fossero considerati i maestri del passato remoto e quali i personaggi-chiave del passato recente o della contemporaneità. Questa prima traduzione italiana completa degli Elogia offre un inquadramento storico, filologico e biografico di grande importanza, per la prima volta considerata nella sua interezza.