Libri di Philippe Daverio
Duccio. Catalogo della mostra (Siena, Santa Maria della Scala, 4 ottobre 2003-11 gennaio 2004). Ediz. italiana e inglese
Maurizio Bettini, Mauro Civai, Philippe Daverio
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2004
pagine: 164
40.20.06. Raffaele B.-J. Ragusa
Philippe Daverio
Libro: Copertina morbida
editore: Grafiche Aurora
anno edizione: 2006
pagine: 280
Costellazioni. Cannavacciuolo. Jori. Massini
Philippe Daverio
Libro: Libro rilegato
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2009
pagine: 120
Bello da mangiare. Ediz. italiana e inglese
Pia Baggi Sisini, Philippe Daverio, Paolo Biscottini
Libro: Copertina morbida
editore: Nexo
anno edizione: 2012
pagine: 288
Una storia della cucina dall'antipasto al dolce riccamente illustrata che propone al pubblico in maniera inedita il rapporto tra arte e cucina. Non ricette ma notizie storiche e curiosità su cibi e vivande da quelle più ricercate agli alimenti presenti su tutte le tavole, il pane e la patata, gli ortaggi e le uova, fino alle sorprese in crosta e sua maestà il dolce. Un ricco apparato iconografico accompagna il lettore con gusto e bellezza in questo percorso dei sensi.
Il museo immaginato
Philippe Daverio
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 352
Guidato dalla sua curiosità e dal suo gusto personalissimo, in questo libro Daverio racconta alcuni capolavori dell'arte di tutti i tempi, che costituiscono la sua collezione ideale, guidandone la lettura con brevi testi folgoranti e dettagli messi in evidenza. Il primo vero libro illustrato del conduttore di "Passepartout".
Il secolo lungo della modernità. Il museo immaginato
Philippe Daverio
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 544
"Abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell'immaginazione, in un'ipotetica città d'Europa che da qui vuole ripartire per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa." In questo libro Philippe Daverio ci accompagna alla scoperta dell'età moderna, ovvero del Secolo Lungo che parte dalla Rivoluzione francese e finisce nella catastrofe della Prima guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d'arte raccolte tematicamente per vettori storici: quello politico, da Delacroix e Géròme al Quarto stato di Pellizza da Volpedo; quello della macchina e del lavoro, da Turner a Courbet e a Boccioni; quello della fuga dalla realtà nella dolce vita della Belle Epoque, nell'esotismo e nel sogno - da Tissot a Manet, da Dante Gabriel Rossetti a Fortuny, Gauguin e Van Gogh -, fino al Simbolismo e all'Art Nouveau. Fra i padiglioni e le sale del museo sono previste anche soste in locali e ristoranti a tema, dove si immagina di sorseggiare un caffè o gustare un pranzo circondati dalle opere dei Macchiaioli al Caffè Michelangelo, e degli Impressionisti alla Closerie des Lilas. Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'Italia.
Il secolo lungo della modernità. Il museo immaginato
Philippe Daverio
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 544
"Abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell'immaginazione, in un'ipotetica città d'Europa che da qui vuole ripartire per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa." In questo libro Philippe Daverio ci accompagna alla scoperta dell'età moderna, ovvero del Secolo Lungo che parte dalla Rivoluzione francese e finisce nella catastrofe della Prima guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d'arte raccolte tematicamente per vettori storici: quello politico, da Delacroix e Géròme al Quarto stato di Pellizza da Volpedo; quello della macchina e del lavoro, da Turner a Courbet e a Boccioni; quello della fuga dalla realtà nella dolce vita della Belle Epoque, nell'esotismo e nel sogno - da Tissot a Manet, da Dante Gabriel Rossetti a Fortuny, Gauguin e Van Gogh -, fino al Simbolismo e all'Art Nouveau. Fra i padiglioni e le sale del museo sono previste anche soste in locali e ristoranti a tema, dove si immagina di sorseggiare un caffè o gustare un pranzo circondati dalle opere dei Macchiaioli al Caffè Michelangelo, e degli Impressionisti alla Closerie des Lilas. Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'Italia.
Le anime del paesaggio. Spazi, arte, letteratura
Sebastiano Vassalli, Philippe Daverio, Flavio Caroli
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2013
pagine: 106
Tre maestri della modernità aprono sguardi nuovi sul paesaggio per vivere nella società odierna gli spazi di cultura, natura, arte e letteratura. Flavio Caroli, come in una delle sue presenze a che tempo che fa, dimostra che il paesaggio nella pittura va "dalla retina verso l'anima" accompagnandoci in un itinerario attraverso i quadri più celebri che raffigurano "il volto e l'anima della natura". Philippe Daverio apre una finestra sul paesaggio della modernità e tra curiosità, approfondimenti e intuizioni ribadisce che "il destino della città rappresenta oggi una questione che non può più essere ignorata, la domanda architettonica, e specificamente urbanistica, deve tornare al centro della nostra riflessione". Sebastiano Vassalli ci racconta, da Omero a gadda, il paesaggio letterario. L'autore della chimera avverte infine che "un orizzonte esclusivamente umano, per noi e per le nostre storie, non soltanto sarebbe insopportabile, come già aveva intuito Nietzsche, ma non sarebbe possibile e forse non è nemmeno pensabile".
Guardar lontano veder vicino. Esercizi di curiosità e storie dell'arte
Philippe Daverio
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 447
"Questo non sarà mai un libro di Storia dell'Arte, con le due auliche maiuscole, non assomiglia a uno di quei tomi scolastici che hanno forse lasciato tedio e sonnolenza sui banchi di scuola, ma è piuttosto un viaggio esoterico nelle storie dell'arte." Forte della sua esperienza di autore e conduttore televisivo, Philippe Daverio non è mai banalmente divulgativo, non intende semplificare fenomeni complessi, ma affronta le vicende degli artisti, delle opere e dei committenti secondo un metodo d'indagine che è diventato la sua cifra personale: sa guardare da lontano o accostarsi per vedere da vicino. Ogni suo nuovo libro è un'avventura che apre nuove prospettive. Il "metodo Daverio" è applicato in questo caso al Rinascimento. Il periodo fondativo della cultura e dell'arte italiana acquista così nuova freschezza e vivacità, prende le mosse dalla pittura di Giotto, "un fulmine nella storia dell'arte", e si conclude con quel "talentaccio e caratteraccio" di Caravaggio, attraversando la curiosità anarchica di Leonardo, i cagnolini di Tiziano, l'eccentrica sensualità di Parmigianino e i sussulti religiosi di Michelangelo. L'allontanamento dalle categorie canoniche della storia dell'arte e la pratica dello spostamento del punto di vista si rivelano in particolare nelle Daveriologie, pagine nelle quali la curiosità impertinente dell'autore affronta nuove strade di lettura, attraverso accostamenti insoliti di capolavori e artisti lontani nel tempo e nello spazio.