Storia dell'arte: stili artistici
Face-it. Ritratti al telefono
Andrea Ponsi
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2025
pagine: 228
Da oltre vent'anni, mentre è seduto al telefono nel suo studio di architettura, Andrea Ponsi disegna su post-it volti di personaggi frutto della sua stravagante immaginazione. Migliaia di ritratti, talvolta reminiscenti di Honoré Daumier o Francisco Goya, altre volte abbozzati come le caricature di Al Hirschfeld o Ralph Steadman. Sono le facce di una commedia umana che osserva intorno a sé e che vanno a depositarsi su questi piccoli quadrati gialli.
Gregorio Botta. Il silenzio è così accurato
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2025
pagine: 112
L’opera di Gregorio Botta (Napoli, 1953) al MAN di Nuoro esplora l’energia arcaica di luce, acqua, fuoco, cera e piombo, dialogando con iconografie classiche e temi sacri. La mostra “Il silenzio è così accurato”, ispirata a Rothko, presenta sculture astratte, riflessi, trasparenze, geometrie pure e gocce, rivoli, pentagrammi con forme minimali. Il percorso include “macchine celibi” poetiche, prive di funzione specifica, che orchestrano movimenti, suoni, vapori e grafie nel vuoto. Ferro, vetro, alabastro e fiori secchi creano paesaggi intimi e architetture da camera, con riferimenti quotidiani e allegorie sull’esistenza effimera. Epifanie e sparizioni rivelano la vocazione di Botta per un’arte del “togliere” che lasci solo una vibrazione. La serie “Pompei” indaga il retaggio, mentre “Il peso del fumo” esplora la sopravvivenza della materia. La cera fusa in forme archetipiche richiama Morandi negli “Orizzonti”, che affrontano il limite tra visibile e invisibile.
Concrete astrazioni. Di Salvatore, Parnisari, Simionato tra forma e invenzione
Federico Troletti
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2025
pagine: 176
I tre protagonisti del volume sono legati tra loro da rapporti di amicizia, collaborazione e alunnato. Il catalogo presenta una selezione di pittura, scultura e schizzi di studio con l’intento di individuare relazioni di dipendenza nella produzione dei tre pittori, ma anche esperienze artistico-personali che li hanno differenziati. È analizzata, per ogni artista, una piccola selezione di opere figurative; a queste sono accostate varie opere attestanti l’evoluzione verso l’Astrattismo, più altre facenti parte delle fasi di adesione al Movimento Arte Concreta e Arte d’Oggi di Firenze. Nino Di Salvatore (1924-2001) si trasferisce a Domodossola nel 1943, a causa della guerra. Arrigo Parnisari (1926-1975), di pochi anni più giovane, giunge, anch’egli, proveniente dal vicino Lago Maggiore, a Domodossola già nel 1935 con la famiglia. Mentre Antonio Simionato (1934-1994), il più giovane dei tre, arriva dall’Emilia, in quanto il padre aveva trovato occupazione in Ossola. Di Salvatore, anche su suggerimento di Parnisari, fonda a Domodossola la Scuola Superiore di Belle Arti, frequentata dal 1949 al 1954 dal giovane Simionato, e successivamente la Scuola Politecnica di Design...
Carol Rama. Geniale sregolatezza
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2025
pagine: 268
A dieci dalla scomparsa, la Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio a Carol Rama (Torino, 1918-2015), la grande artista torinese di fama internazionale, premiata con il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2003. La mostra, curata da Francesco Poli e Luca Motto, presenta un’accurata selezione di un centinaio di opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, che documenta le principali tappe della ricerca dell’artista dagli anni Trenta ai primi anni Duemila. L’esposizione si articola in diverse sezioni. Si comincia dagli acquerelli della fine degli anni Trenta, caratterizzati da una singolare libertà espressiva e da un’esplicita carica erotica. A questi si affiancano la produzione espressionista degli anni Quaranta e quella astratta di inizio anni Cinquanta che confluisce poi nell’Informale. Seguono la nota serie dei "Bricolage" – con il collage di occhi di bambola, siringhe, pietre e tappi in gomma – e i lavori della fine degli anni Sessanta che rimandano alla condizione umana in piena Guerra Fredda. Si continua con le "Gomme" degli anni Settanta, dove l’artista propone quadri completamente rinnovati...
Vittore Crivelli e i castelli marittimi delle Basse Marche
Nicolas Amici
Libro: Libro in brossura
editore: Giaconi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 234
Il libro racconta la vicenda umana ed artistica di Vittore Crivelli, fratello minore del grande maestro Carlo. Famiglia di pittori veneziani, i Crivelli hanno dato vita alla bottega artistica più importante del quattrocento adriatico. Vittore ha lasciato il segno nei piccoli borghi, scrigni di veri tesori. Oggi le sue opere sono visibili nelle Pinacoteche di Sarnano, Monte San Martino, Massa Fermana e Sant'Elpidio a Mare e nelle chiese dove ha lavorato su commissione degli ordini religiosi. Il libro intende guidare il lettore attraverso un affascinante itinerario storico-artistico alla scoperta dei borghi delle Basse Marche e delle opere di un artista in grado di riservare sorprese eccezionali.
Alessandro Oliverio
Paolo Ervas
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 80
Alessandro Oliverio, di probabili origini bergamasche e attivo nella prima metà del Cinquecento, è stato un pittore di scuola belliniana a lungo misconosciuto. La progressiva ricostruzione del suo catalogo, a cui questo volume contribuisce in modo sostanziale, ha rivelato un artista particolarmente assiduo nel replicare diversi modelli compositivi di Giovanni Bellini per la privata devozione, ma senza rinunciare a una personale interpretazione di tali modelli. Risultano piuttosto caratterizzanti il trattamento espressivo delle superfici e l’uso di una luce fredda e tersa. Il libro è inserito nella collana “Le arti della Serenissima. I Grandi Minori della Repubblica Veneta”, che nasce con l’intento di promuovere la conoscenza di artisti che hanno lavorato sul territorio della Serenissima Repubblica dalla sua fondazione fino alla sua caduta, poco noti al grande pubblico. Tali autori sono spesso oggetto di studi specialistici che conoscono scarsa diffusione al di fuori dell’ambito scientifico. Le loro opere, tuttavia, sono importante testimonianza di una diffusa produzione artistica sul territorio che si pone sempre in dialogo con i grandi capolavori della storia dell’arte. I volumi di questa collana vogliono offrire uno strumento di conoscenza di questi artisti in un formato agile e tuttavia completo, agevole nella lettura e approfondito nei contenuti fondamentali, utile sia all’appassionato che allo studioso.
Gerolamo da Treviso il Vecchio
Luca Brignoli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2025
pagine: 70
La figura di Gerolamo da Treviso il Vecchio, uno dei più interessanti pittori della seconda metà del Quattrocento nel panorama dell’entroterra veneto, è stata a lungo sfuggente e al centro di dispute critiche circa la sua identità anagrafica. Data la presenza di due pittori di nome Gerolamo a Treviso nel XV secolo (Gerolamo Strazzaroli da Aviano e Gerolamo Pennacchi), gli studiosi si sono divisi su queste due possibilità, addirittura ipotizzando di scorporare le due fasi stilistiche dell’autore nei due Gerolamo, con una giovinezza orientata verso Padova e lo stile squarcionesco e una maturità di stampo vivariniano, in cui il nostro tenta di digerire tardivamente la rivoluzione belliniana. Le ricerche fondamentali di Giorgio Fossaluzza hanno sciolto la questione identificando il pittore in Gerolamo Strazzaroli da Aviano: da questo contesto nasce l’esigenza di dare alle stampe questo volume, la prima monografia dedicata all’artista che riunisce il suo catalogo generale, con dipinti (tutti di soggetto sacro) conservati anzitutto nella diocesi trevigiana, ma anche in istituzioni museali italiane e straniere. Il libro è inserito nella collana “Le arti della Serenissima. I Grandi Minori della Repubblica Veneta”, che nasce con l’intento di promuovere la conoscenza di artisti che hanno lavorato sul territorio della Serenissima Repubblica dalla sua fondazione fino alla sua caduta, poco noti al grande pubblico. Tali autori sono spesso oggetto di studi specialistici che conoscono scarsa diffusione al di fuori dell’ambito scientifico. Le loro opere, tuttavia, sono importante testimonianza di una diffusa produzione artistica sul territorio che si pone sempre in dialogo con i grandi capolavori della storia dell’arte. I volumi di questa collana vogliono offrire uno strumento di conoscenza di questi artisti in un formato agile e tuttavia completo, agevole nella lettura e approfondito nei contenuti fondamentali, utile sia all’appassionato che allo studioso.
Garesio Pirozzi. Rendez-vous
Clara Garesio, Giuseppe Pirozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Palladino Editore
anno edizione: 2025
pagine: 60
Catalogo della mostra degli artisti Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi, Isernia, Spazio Arte Petrecca, 12 aprile - 31 maggio 2025. A cura di Carmen D'Antonino e Francesca Pirozzi. Testi Carmen D'Antonino, Gennaro Petrecca, Francesca Pirozzi.
Thomas Schütte. Genealogies. Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 304
Concepita come una monografia di Thomas Schütte (Oldenburg, 1954) più che come un vero e proprio catalogo, la pubblicazione che esce per i tipi di Marsilio Arte in occasione della mostra a Punta della Dogana-Pinault Collection (6 aprile – 23 novembre 2025), è curata da Jean-Marie Gallais e Camille Morineau, con la realizzazione grafica della designer francese Lisa Sturacci Un vastissimo apparato iconografico, arricchito dalle installation view della mostra, accompagna i numerosi contributi testuali. I saggi di Jean-Marie Gallais, «Arrivare al silenzio». Thomas Schütte e la fabbricazione delle opere, e di Antonia Böstrom, Thomas Schütte, genealogie ed espressione, analizzano rispettivamente la pratica artistica di Schütte indissolubilmente legata alla materia delle sue opere – siano esse tridimensionali o bidimensionali –, e la sua attività scultorea da una prospettiva storica, con particolare attenzione al modo in cui le sue esperienze di vita e la sua attenzione per le opere di altri artisti e per le vicende storiche si sono intrecciate con il suo linguaggio artistico, sia intenzionalmente sia accidentalmente. Camille Morineau, con il testo «Tutto inizia con la carta», accompagna il lettore in una sorta di dialogo con l’artista, alla vera e propria scoperta del corpus dei suoi disegni, alcuni dei quali inediti fino a questa occasione espositiva ed editoriale. I numerosi disegni e acquerelli, riprodotti in una sezione a parte impreziosita da una carta diversa dal resto del volume, svelano un aspetto più intimo del pluriennale lavoro dell’artista. Il centro della narrazione è rappresentato dalla sezione intitolata Sculture, nella quale le varie tipologie di opere di Schütte presenti nella Pinault Collection ci portano letteralmente nel cuore della sua produzione, raccontandone l’evoluzione, da una sala all’altra di Punta della Dogana, grazie anche al contributo di prestiti provenienti dalla collezione dell’artista. Ciascuna tipologia è presentata con schede dettagliate e illustrazioni d’archivio o realizzate appositamente per l’occasione.
Une peinture vue de la scène. Un dipinto visto dal palco
Luciano Arcangeli
Libro: Libro rilegato
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 56
Il dipinto che costituisce il tema di questo breve saggio è un’opera molto nota del più importante pittore di vedute attivo a Roma nel corso del XVIII secolo, Giovan Paolo Panini, nato a Piacenza nel 1691 ma giunto a Roma fin da giovanissimo, agli inizi del secondo decennio del ’700, per poi restarvi stabilmente fino alla morte avvenuta nel 1765. L’opera è custodita nel Musée du Louvre a Parigi ed è unanimemente considerata uno dei capolavori del vedutismo settecentesco: per molti è la più stupefacente immagine d’interno di teatro dipinta in quel secolo. La sua qualità e l’importanza storica ne hanno fatto l’oggetto di un’ampia letteratura critica, che da un lato ha identificato con sicurezza il luogo e l’occasione per cui fu dipinta, dall’altro ha approfondito lo studio dei disegni preparatori, e in particolar modo si è dedicata a identificare gli spettatori ritratti nella tela. L’autore di questo saggio si sofferma invece, per la prima volta e in maniera approfondita, su un elemento essenziale del dipinto: ciò che accade sul palcoscenico, lo spettacolo musicale che vi viene eseguito e la sua messa in scena.

