Storia dell'arte: stili artistici
La seconda ora d'arte
Tomaso Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: VIII-213
Oggi in Italia tutti hanno una ricetta in tasca per avvicinare gli italiani all'arte. Si tratta spesso di ricette a base di usurate pratiche di marketing, che dovrebbero far digerire Botticelli, come uno zuccherino aiuta a buttar giù la medicina amara, a cittadini considerati soltanto orde di consumatori inconsapevoli e irredimibili. Il risultato è desolante: ammesso (e per nulla concesso) che questa spintissima mercificazione serva a vendere qualche biglietto in più, è certo che non alimenta in alcun modo il nostro dialogo con l'arte. E se invece la ricetta fosse molto più semplice e rispettosa dell'intelligenza di ognuno di noi? Montanari traccia in queste pagine agili e appassionanti una possibile via per un'educazione artistica che sia anche educazione sentimentale e civica. E ci accompagna tra le strade del bello, dove alto e basso si mescolano, dove contemporaneo e classico sono parte di un unico grande discorso, che parte dalle mani impresse sulla roccia in una caverna e arriva a Banksy, passando per Raffaello, Monet, Pellizza da Volpedo e Rothko. «I monumenti ci parlano. In ogni modo provano ad attirare la nostra attenzione, implorano uno sguardo, una nostra sosta. Lo fanno perché, pur eterni o quasi, non vivono se non attraverso la vita dei vivi. Se accettiamo di far loro un po' di spazio nella mente e nel cuore, in cambio essi rendono più intensa, più profumata, più profonda la nostra vita. Temo che nessun produttore o responsabile di rete lo accetterebbe, ma il programma televisivo che davvero vorrei realizzare consisterebbe in una lentissima camminata in una qualunque chiesa storica del nostro Paese: e invece di fermarmi a far due chiacchiere con i passanti e i conoscenti, mi fermerei a leggere ogni lapide. Ognuno di quei brevi testi ha il potere di convocare davanti ai nostri occhi uomini e donne, eventi e pensieri, storie e vite di dieci secoli, e oltre. Dalla più sperduta chiesa si stende una rete di storie che avvolge l'Europa o il mondo interi, capace di farci sprofondare nei recessi intimi della nostra comune umanità».
Il Novecento. Volume 2
Vittorio Sgarbi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 378
"I volumi del Tesoro d'Italia, e in particolare i due tomi dedicati al Novecento, sono fortemente carsici, pur dando conto di una storia dell'arte del Novecento che tutti conoscete. In questo secondo volume, come nel precedente, io indico molte vite eccitate dalla comunicazione, a fianco di artisti straordinari invece abbandonati e dimenticati. Non ho seguito ideologie, sentimenti, emozioni e passioni personali, ma ho cercato di garantire a ogni artista lo spazio che merita. La notorietà spesso non indica il valore e il mio compito è stato quello di far emergere in questo secolo così complesso, così breve e così ricco, una quantità di autori dimenticati, che rappresentano la parte più suggestiva di questo percorso. Vi esorto a leggere il mio Novecento come qualcosa che sarà per voi rivelazione di percorsi segreti, di sentieri interrotti e di meravigliosi artisti sconosciuti." (Dall'introduzione di Vittorio Sgarbi). Prefazione di Angelo Guglielmi e Italo Zannier.
A visual protest. The art of Banksy. Catalogo della mostra (Milano, 21 novembre 2018-14 aprile 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 256
Nato e cresciuto a Londra, nei primi anni Duemila Banksy è a Londra e comincia a farsi conoscere: in breve i muri della città si animano con i suoi personaggi ironici, pungenti, provocatori, irriverenti. È subito un fenomeno: la stampa parla di “Banksy effect”. I suoi stencils, immediati e ricorrenti come manifesti pubblicitari, colpiscono al cuore: nel 2007 un sondaggio stabilisce che il suo lavoro rappresenta oramai un segno distintivo della città di Londra. La sua arte si manifesta come un'esplicita e aspra provocazione nei confronti dell'arroganza dell'establishment e del potere, del conformismo, della guerra, del consumismo. Ma chi è Banksy? Molte le congetture sul suo nome e la sua identità, ma ad oggi non si hanno altre certezze: tracciarne la biografia è impossibile, nonostante in molti abbiano tentato di farlo. La figura di Banksy è tuttora avvolta in un alone di mistero che si autoalimenta, definendo di fatto i tratti di un mito dei nostri tempi. La mostra e il catalogo ad essa affiancato raccontano l'origine del messaggio artistico dell'anonimo artista, proponendo una riflessione critica su quale sia e quale potrà essere la collocazione di Banksy nel contesto più generale della storia dell'arte.
Il Novecento. Volume Vol. 1
Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2018
pagine: XI-491
“Dal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova, l’Italia è stata il luogo privilegiato della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca ‘accade’ nel 1450 ma ritorna ad accadere nella consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero ‘riaccade’ con il Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus. Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere ‘per sempre’, vuol dire ‘eternarsi’. La storia dell’arte del Novecento è un percorso altalenante tra fenomeni che sono ormai delocalizzati rispetto all’Italia, che deflagrano altrove ma restano consapevoli dello spirito italiano, come avviene per i pittori futuristi o per Giorgio de Chirico, un artista greco, diventato italiano, che vive a Parigi. Il percorso di questo primo volume dedicato al Novecento rende conto dunque di un intreccio di pulsioni, fatto di moti in avanti e arretramenti, di futuro e passato. Un libro che si avventura nel genio inquieto del Novecento, per far capire come, in un secolo in cui l’Italia non è più il primo paese per l’arte, ci sono però artisti formidabili, che a volte hanno varcato i confini nazionali, ma spesso non hanno conosciuto risonanza mondiale: degli uni e degli altri cerco di rendere conto e di dare testimonianza. Modigliani, Boccioni, de Chirico, Morandi, Carrà, Casorati, il ventennio fascista, la scuola romana, Guttuso e molte altre sorprendenti scoperte.” Dall’introduzione di Vittorio Sgarbi “La storia del Novecento italiano di Sgarbi ha, mascherata, la forma del diario, al presente e al passato. È una storia in prima persona. L’autore c’è anche quando non c’era, anche se non era ancora nato.” (Dall’introduzione di Franco Cordelli)
L'acquarello in Piemonte dall'Ottocento ad oggi
Marcella Pralormo, Monica Tomiato
Libro: Libro in brossura
editore: Daniela Piazza Editore
anno edizione: 2018
pagine: 176
L’acquerello è una tecnica affascinante e particolarmente attuale di cui siamo appassionate. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un libro che ne ripercorresse la storia nella nostra regione, cercando di far uscire dall’ombra i nomi di pittori spesso sottovalutati o dimenticati proprio perché dediti a questa particolare forma d’arte che pur avendo goduto in passato di grande fortuna è stata spesso considerata “minore”, accattivante e raffinata quanto si vuole ma non in grado di stare al passo con le espressioni più innovative dell’arte contemporanea. [...] Abbiamo pensato che sarebbe stato utile, per chi volesse accostarsi all’argomento, poter disporre di una sorta di mappa che in attesa di letture critiche più approfondite facesse emergere almeno le caratteristiche salienti di una produzione estremamente vasta e diversificata, evidenziando di volta in volta l’affermazione o il declino di tematiche e linguaggi, le presenze di artisti – professionisti, ma anche dilettanti – e il livello qualitativo, in genere molto alto dei dipinti eseguiti con i colori ad acqua. Anche se a malincuore, si è scelto di operare una selezione rispetto alla realtà, ben più complessa e articolata di quanto la nostra panoramica lasci immaginare: ci siamo concentrate sugli aspetti di carattere stilistico, trascurando volutamente le molteplici applicazioni della tecnica in campo scientifico come nell’editoria, nel rilievo topografico e nel disegno d’architettura, che da sole fornirebbero materiale per scrivere più d’un libro, dedicando comunque diversi cenni all’attività di alcuni pittori insieme illustratori e acquerellisti. [...] dall’introduzione delle autrici.
Munch. L'opera pittorica
Marco Fagioli
Libro: Libro in brossura
editore: Dix
anno edizione: 2018
pagine: 168
Formatosi nell'ambiente bohémien della Oslo di fine secolo, Edvard Munch è stato uno dei più grandi artisti europei tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Viaggiatore instancabile, in contatto con i circoli artistici e letterari di Berlino e poi di Parigi, si afferma come artista eversivo dopo che il suo dipinto La bambina malata suscita indignazione alla Mostra d'Autunno di Oslo nel 1886. Grande visionario, afflitto da nevrosi e da alcolismo, ma nello stesso tempo pittore frenetico, Munch riesce a dare l'immagine della sua vita interiore, esprimendone gli stati emotivi più profondi, e insieme a raffigurare quell'umanità viva e appassionata che lo circonda. Riconosciuto come uno dei padri ideali dell'Espressionismo tedesco, Munch ha realizzato una delle maggiori testimonianze sull'amore, la sessualità e la morte nell'arte del nostro tempo.
Storia dell'arte
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Touring
anno edizione: 2018
pagine: 512
Dalle pitture rupestri a Andy Warhol: decine di migliaia di anni di storia riesaminati attraverso gli indiscussi capolavori dell'arte di tutti i tempi. L'antica Grecia e Giotto, Leonardo e Caravaggio, Ingres e Matisse, Duchamp e Rothko: secolo dopo secolo, tutti gli artisti, le scuole e gli stili che hanno determinato l'evoluzione artistica del mondo occidentale.
Michelangelo. L'opera pittorica completa
Alessandro Guasti, Massimiliano Lombardi
Libro
editore: Dix
anno edizione: 2018
pagine: 184
“O veramente felice età nostra, o beati artefici, che ben così vi dovete chiamare, da che nel tempo vostro avete potuto al fonte di tanta chiarezza rischiarare le tenebrose luci degli occhi e vedere fattovi piano tutto quel ch’eradifficile da sí maraviglioso e singulare artefice: certamente la gloria delle fatiche sue vi fa conoscere et onorare, da che ha tolto da voi quella benda che avevate inanzi gli occhi della mente, sí di tenebre piena, e v’ha scoperto il velo del falso, il quale v’adombrava le bellissime stanze dell’intelletto. Ringraziate di ciò dunque il cielo e sforzatevi d’imitar Michele Agnolo in tutte le cose.”
Caravaggio. L'opera pittorica completa
Alessandro Guasti, Francesca Neri
Libro
editore: Dix
anno edizione: 2018
pagine: 184
Questo pregiato volume è una rassegna dell’opera pittorica di Caravaggio corredata da testi chiari ed accurati. Rappresenta un’esperienza piena delle creazioni e della vita di un pittore assolutamente fuori dall’ordinario e dalle convenzioni, uno degli artisti più influenti del suo tempo, la cui impronta lasciata nell’arte si avverte ancora oggi. Dal Fanciullo che monda un frutto sino al San Giovanni Battista, l’opera e l’esistenza di Michelangelo Merisi da Caravaggio vengono presentate nelle pagine di quest’opera straordinaria per offrire al lettore un viaggio meraviglioso nell’arte.
Storia degli impressionisti
Alessandro Guasti, Francesca Neri
Libro
editore: Dix
anno edizione: 2017
pagine: 248
Nella seconda metà dell’Ottocento la Francia assiste alla nascita di un rivoluzionario movimento artistico, divenuto noto con il termine di impressionismo, secondo una definizione coniata per scherno dalla critica del tempo. Il suo innovativo linguaggio figurativo sarà destinato a imprimere un nuovo corso alla storia dell’arte.
Il guardiano della misericordia. Un'esistenza travagliata che un capolavoro del Caravaggio trasforma in sublime esperienza
Terence Ward
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Fiorentina
anno edizione: 2016
pagine: 230
Meraviglia dell'arte italiana, la pala d'altare con cui il Caravaggio si inchina alla solidarietà umana offre a chi la osserva un innovativo punto di vista sulle opere di misericordia, pietra fondante di qualsiasi fede. Attraverso lo sguardo del fiero custode del prezioso dipinto, si snoda il viaggio insolito di Terence Ward nelle "Sette Opere di Misericordia". In questo capolavoro è contenuto un messaggio visionario. Traboccante di suspense, colore e contrasti, la narrazione si avventura - seguendo il Caravaggio - attraverso il succedersi di gesti come l'offerta di cibo a chi ha fame, di acqua a chi ha sete, di vesti a chi ne è privo, di un tetto a chi non lo ha, di cure a chi è infermo, di attenzione a chi si trova in prigione e di sepoltura a chi muore. Con disinvoltura il narratore si sposta in verticale tra gli strati sociali di Napoli e tra passato e presente, passando dai circoli aristocratici ai quartieri popolari nel mondo del custode. Nel continuo fondersi di un elemento dentro l'altro, la storia va a coincidere con il resoconto personale, la memoria storica con il reportage giornalistico. Nell'arco di questi racconti paralleli si vedono, da una parte, lo sforzo febbrile dell'artista mentre trasferisce sulla tela la propria visione e, dall'altra, la faticosa esistenza del custode che si fonde con il messaggio di misericordia, ed è qui che avviene il passaggio dall'estraneità alla Grazia.
Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello Stato pontificio
Giuseppe Capriotti
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 206
In uno scomparto di predella della Madonna del Pergolato, venduta nel 1447 da Giovanni Boccati alla confraternita dei Disciplinati di Perugia, il personaggio che sta puntando la lancia alle spalle di Cristo, percuotendolo e incitandolo a camminare, porta sul petto un grosso scorpione nero, che campeggia su una vistosa casacca gialla: lo scorpione è il simbolo del popolo ebraico, il giallo è per eccellenza il colore dell'infamia. Grazie a questi e ad altri attributi, come ad esempio il naso adunco, il cappello a punta, il segno giallo, la scarsella da usuraio, il tallit o la lunga barba, è possibile identificare con chiarezza nella pittura tra '400 e '500 la figura dell'ebreo, effigiato in genere in modo peggiorativo, talora con tratti del volto deformi e ripugnanti, mentre compie gesti oltraggiosi nei confronti della Cristianità o mentre riceve un'esemplare punizione per la sua azione profanatoria. Questo libro illustra una serie di soggetti iconografici antiebraici, diffusi su un territorio che solo orientativamente coincide con le attuali regioni Umbria e Marche. Analizzate nei loro contesti e per la loro funzione d'uso, tali fonti iconografiche divengono uno straordinario documento, finora scarsamente utilizzato, che permette di indagare come gli ebrei e l'ebraismo fossero guardati e interpretati dalla prospettiva cristiana. Dietro l'origine e lo sviluppo di questi soggetti iconografici c'è in genere un'acquisizione di ordine dottrinale, morale o economico, che deve essere promossa e difesa...